Seminario "DIPNOSI"

Tutti miriamo a conquistare cose, idee e persone di difficile, se non talvolta impossibile, coinvolgimento. L’impresa ci appare ardua, spesso non sappiamo davvero quali “pesci pigliare”, soprattutto perchè spesso ci rivolgiamo agli altri adottando un approccio prettamente logico-razionale, in cui le parole e i modi di fare hanno la meglio sul sentire, sulle verità personali e su tutto ciò che di non detto esiste in un qualunque rapporto umano.

Ci è sempre stato insegnato che se desideriamo qualcosa dobbiamo semplicemente chiederla e che, nel chiederla, è sufficiente rivolgersi agli altri in maniera gentile ed educata.

La vita però ci insegna che non sempre ciò corrisponde a verità e questo perchè a governare le relazioni e le interazioni umane sono altri fattori. Nessuno per esempio, ci ha mai fatto notare che le persone vivono e prendono decisioni in base ai loro problemi.

E poichè questo vale anche per noi, occorre comportarsi di conseguenza.

Ci innamoriamo in base alle sofferenze vissute, valutiamo e giudichiamo gli altri in relazione alle nostre necessità emotive. È possibile che tali affermazioni contrastino con la cultura logica in cui siamo immersi, che ci vorrebbe innamorati dei buoni e dei sensibili quando la realtà racconta ogni giorno di persone che, a qualunque età, perdono la testa per soggetti inadeguati e irrispettosi.

Come si spiega, allora, tutto questo?

L’amore e le passioni turbolente non hanno nulla a che vedere con la razionalità, sono governate piuttosto da un istinto, da un’emotività, che soffre per gli accadimenti vissuti all’interno della famiglia d’origine. Tali accadimenti, per un meccanismo di coazione a ripetere, si devono ripresentare nella vita attraverso l’incontro con persone che abbiano la potenzialità di far rivivere al mondo emotivo quegli stessi stimoli che ci hanno turbato l’infanzia.

È proprio l’aver vissuto tali determinate circostanze e creare le condizioni per tutti i successivi incontri della nostra vita, saremo infatti portati naturalmente a dare considerazione e stima a soggetti che, nel lavoro, nella vita sentimentale o in qualsiasi altro campo, adotteranno analoghe modalità comportamentali delle nostre figure genitoriali. Cambiano gli attori, ma la scena è immutabile. E il bagaglio delle nostre esperienze e gli accadimenti in esse contenute costituiscono la base delle nostre attuali esigenze emotive.

Una tale conoscenza è un peccato utilizzarla per semplici e meri scopi di introspezione individuale.

Ciò che riguarda noi direttamente, lo stesso meccanismo, è ciò che avviene esattamente nel mondo emotivo altrui, alle persone care e a chiunque ci circondi.

Se siamo governati dai disagi, lo stesso vale per chi ci sta attorno, e la conoscenza di ciò e delle modalità utili a trasformarci nelle esatte persone capaci di “incarnare” tali disagi, ci rende capaci di un potere empatico e di coinvolgimento valido in ogni singola circostanza e nei confronti di qualunque altro soggetto. Essere le persone giuste, quelle capaci meglio di chiunque altro di incarnare le esigenze emotive di chi ci circonda, ci permette anche di trarre incredibili vantaggi ad esempio sul piano educativo nei confronti dei nostri figli, i quali seguiranno le nostre indicazioni senza opposizione, sul piano autorealizzativo, dove i colleghi, il capo che non si accorge dei nostri sforzi o il team di lavoro che coordiniamo che non segue le nostre direttive smetteranno di essere irrispettosi, oppure ancora sul piano sentimentale, quando l’oggetto del nostro desiderio che non ci degna di considerazione si accorgerà finalmente di noi, nutrendo così una naturale attrazione nei nostri confronti data dalla simpatia che sboccia come naturale conseguenza dell’empatia.

Condurre le persone nell’esatta direzione dei nostri bisogni e delle nostre esigenze emotive significa “persuadere” al compimento di scelte e azioni. Il termine persuasione può conoscere diversi significati, quello che però compete al mondo delle Discipline Analogiche è quello di permettere a chiunque vi si avvicini allo scopo di migliorare il proprio rapporto con gli altri di aiutare, sedurre, educare con metodo, strategia e precisione, sulla base di un elemento fondamentale: il comportamento umano.

Ecco perchè siamo contrari all’assioma citato in apertura “chiedi e ti sarà dato”, perchè ogni volta che intendiamo ottenere qualcosa da qualcuno l’unica possibilità che abbiamo affinchè egli ci ascolti e segua le nostre direttive è quella di acquisire nei suoi confronti il giusto ascendente, il giusto potenziale e non di certo utilizzare gentilezza e cortesia.

Il 12 Luglio 2020, dalle h.11:00 alle h.17:30, il CID CNV ti offre la possibilità di conoscere e studiare le modalità più eleganti e raffinate per trasformare la propria comunicazione e il proprio modo di rivolgersi agli altri nel comportamento più efficace per giungere sempre alla destinazione desiderata attraverso il seminario "DIPNOSI - L'utilizzo della 'grammatica ipnotica' nella tua comunicazione per aiutare, educare, sedurre e persuadere gli altri" condotto da Max Antonelli. A partire dalla comprensione dei turbamenti e disagi vissuti dall’altro, passeremo alle modalità comunicative utili a “stimolare” le stesse turbative e a divenire noi stessi soggetti significativi, capaci di influenzare pensieri, scelte e azioni.

La persuasione è un’arte e gli studi di Stefano Benemeglio, psicologo e ricercatore nel campo del comportamento umano, rappresentano senza ombra di dubbio un’innovazione nel settore della comunicazione a sfondo emozionale, capace di portare chiunque a farci sempre dire “Sì”.

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